In un contesto socioeconomico globale in continua evoluzione, sempre più improntato alla digitalizzazione e alla realtà virtuale, è impossibile non pensare alla formalizzazione di un vero e proprio Diritto all’Accessibilità Digitale che potrebbe essere fatto risalire all’art. 2 della Costituzione italiana nell’ambito di questo nuovo contesto di “formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” richiedendo “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” di cui le Pubbliche Amministrazioni devono essere portatrici ed esempio.
Normative e Standard di Riferimento:
Tra gli standard e linee guida pubblicate dal “World Wide Web Consortium (W3C)” [1], il cui scopo dichiarato è quello di costruire un web basato sui principi di accessibilità, internazionalizzazione, privacy e sicurezza, e la Direttiva (UE) 2016/2102 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2016 [2] che mira a stabilire “le norme a cui gli Stati membri si conformano per assicurare che i siti web, indipendentemente dal dispositivo utilizzato per l’accesso, e le applicazioni mobili degli enti pubblici soddisfino le prescrizioni in materia di accessibilità […]”, in Italia si inserisce il D.L. n. 179/2012 convertito con mod. dalla L. n. 221/2012, che ha modificato il Codice dell’Amministrazione Digitale D.Lgs. n. 82/2005 e la L. n. 4/2004 “Disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici”.
Dal contesto normativo vigente si evince che per accessibilità debba intendersi “la capacità dei sistemi informatici ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari” e che nelle tecnologie assistive siano inclusi “strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici” [3].
Obblighi delle Pubbliche Amministrazioni:
Entro il 31 marzo di ogni anno, gli Enti pubblici centrali e periferici devono pubblicare i propri obiettivi di accessibilità sui portali istituzionali, conformemente all’art. 9, comma 7, del Decreto-Legge n. 179/2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 221/2012, e alle Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Per facilitare il rispetto di tale obbligo, l’AgID mette a disposizione delle amministrazioni la piattaforma “Form AgId” (https://form.agid.gov.it/), alla quale può accedere esclusivamente il Responsabile della Transizione Digitale (R.T.D.) dell’Ente. Per garantire la correttezza dei dati, è essenziale che le informazioni relative ai R.T.D. siano aggiornate nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (https://indicepa.gov.it/).
L’accesso alla piattaforma avviene tramite autenticazione con credenziali S.P.I.D.. Il R.T.D. deve: inserire la denominazione o il codice IPA della propria amministrazione; richiedere una chiave di accesso se non già in possesso; verificare che l’e-mail registrata su IPA non sia una PEC (se lo fosse, dovrà essere modificata e atteso il giorno successivo per l’accesso); utilizzare la chiave di accesso ricevuta via e-mail per completare il processo. Per gli accessi successivi, basterà l’autenticazione S.P.I.D. Innovazione apportata quest’anno è la possibilità di salvare una Bozza per successiva elaborazione nel sistema.
Oltre alla pubblicazione degli obiettivi, la normativa impone alle pubbliche amministrazioni di verificare l’accessibilità dei propri strumenti informatici in conformità al principio dell’”accountability” (art. 5 del Regolamento (UE) 2016/679 – R.G.P.D. o G.D.P.R.), che attribuisce alle amministrazioni l’onere di dimostrare la conformità alle disposizioni vigenti.
Verifica dell’Accessibilità e Dichiarazione di Accessibilità:
Un adempimento fondamentale è la Dichiarazione di Accessibilità, che deve essere compilata dal R.T.D. e resa disponibile online sul sito istituzionale, solitamente inserita nel “footer” insieme alla privacy policy, cookie policy, media policy e note legali [4]. In essa, devono essere giustificate eventuali difformità ai requisiti di accessibilità in base al criterio dell’”Onere sproporzionato“, regolato dall’art. 3-ter, comma 2, della Legge n. 4/2004 (c.d. “Legge Stanca”). Tale principio consente deroghe solo in presenza di motivazioni legittime e documentate.
Le amministrazioni devono anche implementare Meccanismi di Feedback, che consentano ai cittadini di segnalare eventuali problemi di accessibilità nei siti web e nelle applicazioni mobili. L’art. 3-bis della Legge in questione dispone infatti che i siti web e le applicazioni mobili “sono accessibili se sono percepibili, utilizzabili, comprensibili e solidi […] “ [5]. Non bisogna dimenticare, specie per le Pubbliche Amministrazioni, che, laddove vengano richiesti attraverso meccanismi di feedback dati personali tramite siti web o web app o mobile app, bisogna sempre fornire una adeguata informativa sulla raccolta dei dati personali ai sensi degli artt. 12 e 13 del R.G.P.D., nonché prevedere ulteriori modalità di esercizio dei diritti previsti dal Capo III del R.G.P.D.
Potrebbe apparire come una complicazione, ma, anche quest’ultima interconnessione, nonché i suggerimenti forniti dal Garante per la Protezione dei Dati personali sulla Privacy Policy e le ultime Linee Guida in materia di Cookies del 10 giugno 2021, evidenziano come l’accessibilità alle informazioni sia strettamente legata alla riservatezza dei dati personali che vengono trattati e dei dati che vengono pubblicati, il tutto improntato alla trasparenza, specie degli erogatori e gestori di servizi pubblici.
Monitoraggio e Conformità:
L’AgID, in tema di accessibilità, ha il compito di verificare la conformità dei portali web e delle app mobili delle PA alla Direttiva UE 2016/2102, secondo quanto stabilito dall’art. 4 della stessa. Tale attività di monitoraggio, svolta annualmente, si basa su criteri stabiliti dalla Decisione di esecuzione UE 2018/1524, che prevede un monitoraggio approfondito per la valutazione della conformità normativa e un’analisi semplificata per l’individuazione di non conformità evidenti. Allegata alla predetta Decisione di Esecuzione è il “Modello tipo di Dichiarazione di accessibilità” [6] di cui AgID ha pubblicato una versione di “Dichiarazione di Accessibilità per le PA” che l’R.T.D. ha l’obbligo di compilare o aggiornare entro il 23 settembre di ogni anno su “form.agid.gov.it”.
L’AgID è, inoltre, tenuta a fornire alla Commissione Europea rapporti dettagliati sullo stato dell’accessibilità in Italia, contribuendo così a garantire una progressiva inclusività digitale a livello comunitario.
Accessibilità come Diritto Fondamentale:
L’accessibilità digitale rappresenta un elemento chiave della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e un diritto fondamentale per i cittadini, come sancito dall’art. 9 della Conv. ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata dall’Italia con L. n. 18/2009); infatti “fermi gli obblighi di accessibilità previsti per gli erogatori privati ex art. 3, comma 1 bis, Legge 4/2004, dal 28 giugno 2025 il D. lgs. 82/2022”, il quale recepisce l’European Accesibility Act (E.A.A.), “estende gli obblighi di accessibilità a tutti gli operatori economici, in relazione ai prodotti e servizi previsti dall’art. 1 del medesimo decreto. L’art. 25 D.Lgs. n. 82/2022 prevede la disciplina transitoria e finale per l’adeguamento, anche in rapporto alle previsioni della L. n. 4/2004”.
A cura di Dott. Eucalipto Edoardo
[1] Cfr. Ultime W3C Raccomandazioni : Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.1, del 12 dicembre 2024, https://www.w3.org/TR/WCAG21/#orientation .
[2] Cfr. Dir. (UE) n. 2016/2102 G.U.U.E. L. 327/1 del 2.12.2016, https://www.agid.gov.it/.
[3] Cfr. Art. 2 c. 1 lett. (a) e (b) L. n. 4/2004, G.U. n. 13 del 17.01.2004, Normattiva, il Portale della Legge Vigente .
[4] Cfr. F.A.Q. Obiettivi di Accessibilità di AgID per “PA e Privati – Dove va pubblicata la dichiarazione di accessibilità” : “La pubblicazione dello stato di accessibilità di un sito o APP avviene attraverso l’esposizione da parte del soggetto (art. 3 comma 1-bis della L. 4/2004) di un link che rimanda alla dichiarazione, compilata in base al modello allegato 1 alle specifiche Linee Guida AgID, collocandolo: nel footer dei siti web, indicando la label “Dichiarazione di accessibilità” o “Accessibilità” e rinviando o a una pagina contenente la Dichiarazione di accessibilità o a una pagina contenente ulteriori informazioni, tra cui il collegamento alla Dichiarazione di accessibilità; nella sezione dedicata alle informazioni generali riportate nello store, per le applicazioni mobili e nel relativo sito web del soggetto erogatore”, Obiettivi di accessibilità|Agenzia per l’Italia digitale;
[5] Al c. 2 dell’art. 3-bis della L. n. 4/2004 sono esplicitati i requisiti dell’accessibilità di servizi realizzati tramite sistemi informatici, quali siti web e applicazioni mobili : “[…] a) accessibilità al contenuto del servizio da parte dell’utente; b) fruibilità delle informazioni offerte, caratterizzata da:
- facilità e semplicità d’uso, assicurando, fra l’altro, che le azioni da compiere per ottenere servizi e informazioni siano sempre uniformi tra loro;
- efficienza nell’uso, assicurando, fra l’altro, la separazione tra contenuto, presentazione e modalità di funzionamento delle interfacce, nonché la possibilità di rendere disponibile l’informazione attraverso differenti canali sensoriali ;
- efficacia nell’uso e rispondenza alle esigenze dell’utente, assicurando, fra l’altro, che le azioni da compiere per ottenere in modo corretto servizi e informazioni siano indipendenti dal dispositivo utilizzato per l’accesso;
- soddisfazione nell’uso, assicurando, fra l’altro, l’accesso al servizio e all’informazione senza ingiustificati disagi o vincoli per l’utente […]”, cfr. LEGGE 9 gennaio 2004, n. 4 – Normattiva.
[6] Decisione di Esecuzione (UE) n. 2018/1523 della Commissione Europea “che istituisce un modello di dichiarazione di accessibilità conformemente alla direttiva (UE) 2016/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici”, cfr. Decisione di esecuzione – 2018/1523 – EN – EUR-Lex.