Il presidente dell’Anci si è rivolto nuovamente al Governo per esigere i 20 milioni promessi dal Dl Rilancio. Risorse che peraltro rischiano di non essere affatto sufficienti a dare ristoro ai gestori.
L’articolo 92 del Dl 18/2020 ha introdotto, nella sua formulazione originaria, il divieto di decurtare il corrispettivo o di irrogare sanzioni e/o penali nei confronti dei gestori di servizi di trasporto pubblico locale e regionale e di trasporto scolastico a seguito delle minori corse effettuate e/o delle minori percorrenze realizzate a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Regola la cui efficacia è stata condizionata all’autorizzazione della Commissione europea relativa agli aiuti di Stato.
Il Dl 34/2020 ha poi soppresso il riferimento al trasporto scolastico, per cui quelle norme si applicano solo ai gestori del trasporto pubblico locale e regionale, per i quali lo stesso Dl ha introdotto diversi altri benefici. Il legislatore d’urgenza ha integrato per venire incontro alle esigenze dei gestori del trasporto scolastico, inserendo una posta di 20 milioni di euro destinati a compensare la riduzione dell’erogazione dei servizi e ristorare le imprese esercenti delle relative perdite di fatturato.
Lettera Anci
Il Dl 34/2020 ha poi soppresso il riferimento al trasporto scolastico, per cui quelle norme si applicano solo ai gestori del trasporto pubblico locale e regionale, per i quali lo stesso Dl ha introdotto diversi altri benefici. Il legislatore d’urgenza ha integrato per venire incontro alle esigenze dei gestori del trasporto scolastico, inserendo una posta di 20 milioni di euro destinati a compensare la riduzione dell’erogazione dei servizi e ristorare le imprese esercenti delle relative perdite di fatturato.
Lettera Anci