Un consigliere provinciale non può essere nominato anche Presidente della Fondazione Istituti Educativi di un’importante città capoluogo. La nomina è inconferibile. Risulta nullo l’atto di conferimento dell’incarico riguardante un capoluogo lombardo.
È quanto ha accertato Anac in base alle disposizioni del decreto legislativo 39/2013. L’ente avrà 45 giorni di tempo per comunicare all’Autorità riscontro dell’annullamento dell’incarico. Le conseguenze dell’annullamento non riguarderanno solo il presidente della Fondazione, ma anche quanti lo hanno nominato. In base alla legge, infatti, “i componenti degli organi che hanno conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti che erano assenti al momento della votazione, nonché i dissenzienti e gli astenuti”.
Pertanto, i componenti dell’organo che ha nominato il consigliere provinciale “non potranno per tre mesi conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di loro competenza”. Il Decreto legislativo dell’8 aprile del 2013 impedisce di conferire incarichi di amministratore di enti di diritto privato in controllo pubblico a persone che nei due anni precedenti abbiano ricoperto anche cariche nella giunta o nel Consiglio della Provincia. Considerazione a cui se ne lega strettamente una seconda: la riconducibilità della Fondazione “alla categoria degli enti di diritto privato in controllo pubblico”. E non, quindi, tra gli enti di diritto privato.
