L’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif) ha posto di nuovo l’attenzione sulla prevenzione dei fenomeni di criminalità finanziaria connessi al “Covid-19”, estendendola al “Pnrr” La Comunicazione 11 aprile 2022, si pone sulla scia di quelle del 16 aprile 2020 e dell’11 febbraio 2021, mediante le quali si sollecitava la collaborazione attiva degli operatori tenuti alla rilevazione e alla “segnalazione delle operazioni sospette” (“sos”), richiamando elementi sintomatici di possibili condotte funzionali al riciclaggio e descritti tentativi di sviamento e improprio utilizzo delle misure di sostegno adottate per assicurare la ripresa.
Con questa nuova Comunicazione, la Uif volge l’attenzione al “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, inserito all’interno del Programma “Next Generation EU” come iniziativa di solidarietà finanziaria in risposta alla crisi pandemica e volto al rilancio economico dell’Italia. Come noto, il “Pnrr” contiene obiettivi definiti, il rispetto dei tempi e dei risultati deve accompagnarsi all’attivazione di tutti i presìdi necessari per evitare che la criminalità riesca ad approfittare delle ingenti risorse pubbliche, a discapito dell’integrità dell’economia legale.
Le Amministrazioni centrali, i Ministeri e le Strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono titolari dell’attuazione delle Riforme e degli Investimenti del “Pnrr”, ma la realizzazione concreta degli Interventi è affidata a soggetti diversi (c.d. “attuatori”) quali Regioni, Comuni, che possono avvalersi anche delle proprie Società partecipate per il supporto tecnico-operativo. Come osserva la Uif, il Comparto pubblico riveste un ruolo centrale nella gestione dei fondi “Pnrr”, e la Pubblica Amministrazione, al pari degli Intermediari finanziari, rientra nell’ambito dei soggetti attivi nella lotta contro il riciclaggio.