La sentenza del Tar Lazio n. 4947/2025 chiarisce i limiti dell’accesso ai segreti tecnici e commerciali nelle gare d’appalto, confermando un orientamento già espresso dal Consiglio di Stato.
L’istanza di accesso deve dimostrare il collegamento necessario tra i documenti richiesti e le proprie difese. Una motivazione generica non è sufficiente. Occorre provare la reale necessità di utilizzare i documenti in un giudizio specifico.
Il Tar Lazio ha respinto il ricorso di un’azienda che aveva richiesto l’accesso all’offerta tecnica dell’aggiudicataria di una gara, in quanto l’istanza era motivata in modo generico e non dimostrava la necessità concreta dei documenti. L’azienda controinteressata, invece, aveva fornito motivazioni specifiche per negare l’accesso. La stazione appaltante ha agito correttamente nel negare l’accesso alla documentazione.
In sintesi, l’accesso ai segreti tecnici e commerciali è possibile solo in casi eccezionali, quando è strettamente necessario per la difesa in giudizio. Il richiedente deve fornire una motivazione dettagliata e dimostrare la necessità concreta dei documenti. L’amministrazione deve effettuare una valutazione approfondita, bilanciando il diritto di accesso con la tutela dei segreti aziendali.