L’Autorità Anticorruzione richiama l’attenzione su uno degli aspetti chiave, tra quelli previsti dal codice appalti, per la corretta gestione dei progetti e dei cantieri per le opere pubbliche: gli aggiornamenti dei prezzari regionali per le opere pubbliche.
Il codice di riferimento (articolo 23, comma 16) stabilisce che «il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni» delle opere pubbliche «è determinato sulla base dei prezzari regionali aggiornati annualmente». «Tali prezzari – è la prescrizione – cessano di avere validità il 31 dicembre di ogni anno e possono essere transitoriamente utilizzati fino al 30 giugno dell’anno successivo».
L’Anac a tal proposito, con un recente comunicato, invita «le Regioni a provvedere in modo tempestivo alle indicazioni della norma sopra richiamata, al fine di consentire alle stazioni appaltanti, tenute a determinare l’importo delle lavorazioni in aderenza alle indicazioni dei prezzari regionali, di definire il computo metrico sulla base di prezzi aggiornati al reale andamento del mercato, nonché di evitare l’attivazione del potere sostitutivo attribuito al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».
All’interno del comunicato, l’Anac richiama anche i progettisti, ribadendo la necessità di usare i prezzari per quantificare l’importo e i lavori da eseguire in cantiere «fornendo adeguata motivazione della variazione introdotta rispetto al prezzo indicato nel prezzario, accompagnata da idonea documentazione a giustificazione della stessa e/o del nuovo importo quantificato».
Per tutti gli importanti aggiornamenti in materia di Appalti, Fondazione LogosPA ha organizzato l’apposito webinar, che si terrà in via telematica il 17 marzo 2021 dalle ore 10 alle ore 13.