Nel contratto dell’area delle funzioni locali del 17 dicembre 2020, compare tra le maggiori novità la disciplina delle «ferie e riposi solidali» (contenuta nell’articolo 17), che consente ai dirigenti con figli minori, che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere una particolare assistenza, di poter utilizzare le ferie cedute da altri lavoratori.
L’ultima tornata contrattuale ha, così, dato concreta attuazione alla disposizione contenuta nell’articolo 24 del Dlgs 151/2015 (decreto attuativo del «Jobs Act»), che dà la possibilità ai dipendenti, su base volontaria ed a titolo gratuito, di cedere, in tutto o in parte, ad altro dipendente che abbia esigenza di prestare assistenza a figli minori che necessitino di cure costanti, sia le giornate di ferie, sia le quattro giornate di riposo per le festività soppresse.
L’Aran, con parere AFL14 del 24 marzo scorso, ha pubblicato il chiarimento sulla possibilità che un dirigente possa cedere, in tutto o in parte, le proprie ferie al personale del comparto oppure se la cessazione deve avvenire esclusivamente tra dirigenti.
Per l’Aran «ad altra unità di personale» la norma intende un dirigente o un segretario comunale o provinciale. Dunque, non è possibile per il dirigente cedere, in tutto o in parte, le proprie ferie o riposi al personale non dirigenziale.
