La principale novità del 2023, per gli enti locali, riguarda l’obbligo di calendarizzare il processo del bilancio di previsione per il prossimo triennio, in modo da giungere alla sua approvazione entro il 29 dicembre 2023.
Il Dm 25 luglio 2023 non ha introdotto contenuti nuovi per la redazione del preventivo ma ha stabilito puntualmente ruoli, compiti e scadenze, con le quali tutti gli enti locali, a partire dal mese di settembre, hanno iniziato a cimentarsi.
Dopo le prime fasi, dedicate al confronto con i responsabili dei servizi sulle “cifre” della programmazione 2024-2026, restano pochi giorni a disposizione della giunta e dei responsabili prima che lo schema di bilancio diventi definitivo.
Il bilancio di previsione deve essere redatto a legislazione vigente. Non sono, dunque, da applicare i “tagli” della spending in corso di approvazione con la nuova legge di bilancio 2024, che saranno conosciuti a fine gennaio, quando sarà approvato il decreto di riparto dei 250 milioni di euro di contributo alla finanza pubblica (200 milioni sui comuni e 50 milioni su province e città metropolitane).