Non sarà sufficiente realizzare i livelli essenziali di prestazione, i così detti Lep, per far partire l’autonomia differenziata perché se non verrà sostenuta l’entrata dell’ente locale, la spesa non sarà sostenibile.
Questa considerazione si fonda sul fatto che ci sono molti comuni del sud Italia, ed in particolare della Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, che non riescono a riscuotere più del trenta percento dei tributi come Imu e Tari. Prova ne sia che la concentrazione maggiore in Italia di comuni in pre-dissesto, con ricorso a piani pluriennali di riequilibrio, o addirittura in dissesto, si trova in quelle regioni.
Certamente si potrà fare una spending review comparando i costi di analogo servizio rilevati in altre zone del Paese e cercando quindi di ottimizzare l’impiego delle risorse, ma se non ci sono sufficienti entrate per sostenere le spese, l’ente comunque andrà in squilibrio finanziario e dovrà ricorrere a provvedimenti straordinari