Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio per il 2024, i Comuni italiani sono destinati a un cambiamento significativo nella gestione dei servizi sociali. La normativa prevede una svolta importante per gli enti locali che non riescono a centrare gli obiettivi di servizio, introducendo il commissariamento anziché il recupero delle risorse.
Si introduce un nuovo meccanismo basato sul potere di surroga del Ministero dell’Interno. La novità chiave riguarda i Comuni che non hanno soddisfatto gli obiettivi prefissati nel 2022 per il potenziamento dei servizi sociali menzionati. Invece di richiedere la restituzione delle risorse ricevute, verrà nominato un commissario.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, in primo luogo saranno i sindaci dei Comuni a fungere da commissari, con l’obbligo di compilare il monitoraggio e raggiungere gli obiettivi assegnati. Se ciò non avviene, il Ministero procederà alla nomina di un commissario prefettizio specifico. Le risorse dovranno essere restituite solo in presenza di dimostrata assenza di utenti potenziali, rendendo il sistema più equo ed efficiente.