Il dibattito sul rinnovo degli organi amministrativi e l’adeguamento dei compensi nelle società pubbliche è spesso legato all’interpretazione della norma transitoria che limita i compensi all’80% del costo del 2013.
La norma transitoria è ancora in vigore a causa del mancato decreto attuativo che dovrebbe definire indicatori dimensionali per la classificazione delle società e i criteri per la parte variabile della remunerazione.
La Sezione delle Autonomie evidenzia due posizioni contrastanti sull’applicazione del vincolo del 2013 e propende per una posizione meno rigida, considerando che il dato 2013 non è vincolante se le successive vicende societarie hanno modificato sostanzialmente la società.
L’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali sottolinea la possibilità di scostamento dal dato contabile del 2013 in presenza di motivate esigenze.
Si auspica un’applicazione flessibile del limite del 2013, data la sua natura transitoria e per evitare di penalizzare le società ben gestite e scoraggiare amministratori capaci.