Dal 1 aprile 2023 entrerà in vigore il nuovo Codice degli appalti. Due punti cardine nella riforma: il principio di risultato e il principio di fiducia.
Con un comunicato stampa del 28 marzo del MIT, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che precede il consueto comunicato stampa del Governo, si apprende che è stato approvato questo pomeriggio in Cdm il Codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari, che procede nella direzione della semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione.
Come dichiarato dallo stesso MIT, si tratterà di uno strumento che mette in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini.
Le nuove regole “a burocrazia semplificata” saranno operative in tre fasi:
- il 1 aprile è prevista la vigenza della norma,
- il 1 luglio l’operatività,
- il 1° gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti.
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