Oltre metà dei nuovi assunti grazie alle risorse per rafforzare gli organici dei piccoli comuni lavoreranno nelle regioni del Sud Italia.
Come evidenziato da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati diffusi in allegato al decreto, gran parte dei 760 comuni destinatari delle risorse appena ripartite (402) sono localizzati nelle regioni del Meridione e del Sud Italia, 200 sono amministrazioni del Nord del Paese e i restanti 158 sono enti delle regioni del Centro. Alle regioni settentrionali è andato complessivamente il 23% delle risorse stanziate per il 2023 (oltre 4,2 milioni), alle 4 regioni del centro sono stati assegnati oltre 4,3 milioni (24% del totale) mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole sono confluiti 9.8 milioni, pari al 53% delle somme totali.
Con queste risorse, che ammontano a 48,6 milioni per il quinquennio 2022-2026 e a poco meno di 18,5 milioni per il 2023, i Comuni interessati dalla misura potranno coprire i costi derivanti dall’assunzione di uno o più dipendenti a tempo determinato che andranno a dare man forte ai loro esigui organici da qui alla fine del 2026. Questo, infatti, l’arco temporale entro il quale gli enti attuatori dovranno avviare le gare per gli investimenti finanziati dal Piano, realizzare i lavori e rendicontare spese e risultati conseguiti attraverso quelle misure.