Le amministrazioni pubbliche dovranno garantire lo Smart Working ad almeno il 50% del personale impiegato in attività che non necessitano della presenza. Questo parametro è da considerare il livello minimo. Perché le PA, «tenuto conto della situazione epidemiologica», dovranno «assicurare in ogni caso le percentuali più alte possibili di lavoro agile», spingendosi fin dove lo permettono le loro «potenzialità organizzative» senza mettere a rischio «la qualità e l’effettività del servizio erogato».
Ieri sera è stato firmato dalla ministra della Pa Fabiana Dadone il Decreto ministeriale della PA. La direzione indicata dalla Funzione pubblica vince anche sul terreno sostanziale dei parametri da applicare in ogni ente pubblico. Si rafforza la «regola del 50%», che era stata indicata come parametro di riferimento dal decreto Agosto e viene ora fissata come parametro minimo da raggiungere. I livelli aggiuntivi da raggiungere saranno decisi in autonomia da ogni amministrazione, evitando così quel 75% per tutti che aveva trovato spazio fra le ipotesi del fine settimana.
Decreto ministeriale