Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 ottobre 2023, recante “Obiettivi di servizio e modalità di monitoraggio per definire il livello dei servizi offerti e l’utilizzo delle risorse da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei Servizi sociali”.
Il Decreto stabilisce le disposizioni relative agli obiettivi di servizio per ciascun Comune nell’anno 2023.
Gli obiettivi sono definiti sulla base della Nota metodologica rubricata “Obiettivi di servizio e modalità di monitoraggio e rendicontazione delle risorse aggiuntive per i Comuni delle Rso – anno 2023”, approvata il 16 maggio 2023. Tali obiettivi si basano sul valore del fabbisogno standard monetario per la Funzione sociale di ogni Ente.
I Comuni sono tenuti a destinare, nel 2023, una spesa per la Funzione sociale, al netto del servizio di Asili nido, almeno pari al fabbisogno standard monetario approvato dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard. Questo è nel limite delle risorse aggiuntive effettivamente assegnate per la Funzione sociale e riportate nella stessa Nota metodologica.
Tutti gli Enti sono soggetti a monitoraggio e devono riportare nei documenti di monitoraggio i servizi offerti in termini di utenti serviti per diverse tipologie di servizio. Gli Enti con una spesa inferiore al fabbisogno standard monetario devono indicare anche il livello di spesa aggiuntivo e l’incremento dei Servizi sociali offerti.
Le Schede di monitoraggio sono pubblicate entro il 31 luglio 2023 dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard, insieme a un sistema telematico assistito per la compilazione delle informazioni.
Il raggiungimento dell’obiettivo di servizio deve essere certificato attraverso la compilazione delle Schede di monitoraggio, integrate da una Relazione da allegare al rendiconto annuale dell’Ente. Questa certificazione deve essere trasmessa a Sose S.p.a. entro il 31 maggio 2024, in modalità esclusivamente telematica. Il Comune può certificare il raggiungimento dell’obiettivo attraverso il proprio intervento o il trasferimento di risorse all’Ambito territoriale sociale di appartenenza.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di servizio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, può individuare i Comuni e le somme da recuperare sul “Fondo di solidarietà comunale” attribuito ai medesimi Comuni per l’anno successivo.