L’effetto del rinnovo contrattuale ha registrato aumenti di stipendi medi nella Pubblica Amministrazione, con un ritmo quasi doppio rispetto a quelli del settore privato. L’aumento medio fra 2015 e 2019 è stato dell’1,5%, contro il +0,9% registrato nel privato, mentre l’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Ipca nello stesso periodo è dello 0,6 per cento.
La fotografia reale dell’andamento viene rilevata nell’ultimo Rapporto sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici a cura dell’Aran.
Il dato di incremento complessivo viene analizzato in relazione con la tempistica dei rinnovi contrattuali 2016-2018, che ha visto concentrarsi sull’ultimo anno del triennio il rinnovo della totalità dei contratti relativi al personale non dirigente regolato da contratti sottoscritti in sede Aran (Funzioni centrali, Istruzione e ricerca, Funzioni locali e Sanità), la cui consistenza complessiva ammonta a circa 2,4 milioni di dipendenti. Sul 2018 non sono invece ancora visibili, in termini di incrementi retributivi, gli effetti dei rinnovi che hanno interessato il personale dirigenziale ed i medici del S.S.N. (circa 200mila persone), che vedranno rinnovato il loro contratto nel corso del 2019 o nei primi mesi del 2020.