L’Anac ha riattivato la smart Cig per gli affidamenti diretti fino a 5mila euro, accogliendo la richiesta Anci.
La decisione arriva in seguito alla lettera del segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra, che aveva chiesto all’Autorità nazionale anticorruzione un intervento risolutore per le criticità sollevate dai Comuni.
Con l’entrata in vigore, il 1 gennaio, dell’obbligo di utilizzo delle piattaforme digitali per l’intero ciclo di tutti gli appalti pubblici, previsto dal nuovo Codice dei contratti – ha scritto Nicotra – arrivano dai Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, segnalazioni di criticità per cui si rende necessario “un intervento risolutore” per rispondere alle “non poche preoccupazioni tra i Comuni in relazione alla complessità degli adempimenti richiesti per l’acquisizione dei CIG e al mancato o non perfetto funzionamento del sistema di interoperabilità tra alcune piattaforme e Anac”.