Tra i requisiti che un’impresa deve avere per ottenere la licenza di svolgere il servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e multe deve esserci l’obbligo di rispetto della normativa antimafia. È quanto si legge nelle osservazioni dell’Anac in merito alla consultazione pubblica sulla revisione del regolamento Agcom per il rilascio delle licenze.
Il settore dei servizi di notifica degli atti giudiziari e delle violazioni del codice della strada è stato liberalizzato di recente e sta attraversando un processo di innovazione determinato dall’introduzione della Piattaforma digitale per la notificazione di atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni della Pubblica Amministrazione e affidata a Pago PA. Questa innovazione comporta, di fatto, la centralizzazione della funzione di acquisto dei servizi di notifica e affida al Fornitore del Servizio Universale (Poste Italiane) un ruolo determinante anche con riferimento alla notifica degli atti inesitati.
L’intento dell’Agcom è quello di giungere ad una regolamentazione che, tenendo conto delle importanti innovazioni normative in atto, tenti di tutelare e garantire i soggetti attualmente in possesso del titolo che, in conseguenza delle nuove norme e della inevitabile diminuzione del volume degli invii, rischiano di vedere vanificati i loro sforzi economici e patrimoniali, con conseguenze socioeconomiche (anzitutto sul fronte occupazionale) particolarmente impattanti.
Uno sforzo in direzione della tutela delle imprese e dell’apertura alla concorrenza è stato già effettuato in occasione dell’adozione delle Linee guida Anac – Agcom, in cui sono state anticipate alcune scelte innovative scelte sui Raggruppamenti temporanei d’impresa e sull’accesso ai punti di giacenza del Fornitore del Servizio Universale (FSU).
Il Regolamento Agcom disciplina i requisiti e il procedimento per conseguire la licenza. Tra i requisiti sono individuati quelli morali, di affidabilità, onorabilità e moralità sostanzialmente coincidenti con i requisiti di carattere generale previsti dall’articolo 50 del codice dei contratti pubblici. Il Regolamento inoltre prevede la possibilità di conseguire la licenza individualmente oppure come gruppo di imprese ampliando, in questo caso, l’ambito anche ai raggruppamenti di imprese (Rti) di tipo verticale (e non solo orizzontale).