E’ in via di definizione il provvedimento normativo che differirà al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del decreto-legge n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni).
A renderlo noto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze con apposito comunicato.
Inserita a partire dall’8 marzo 2020 dall’art. 68 del decreto-legge n.18/2020 (cosiddetto Decreto Cura Italia), la sospensione è rivolta ai versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, agli avvisi di addebito e agli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione.
Riguarda inoltre l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
A rimanere sospese anche le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.
Comunicato Stampa Mef 88/2020