Relativamente al quesito posto si rileva che ANAC nella FAQ sulla digitalizzazione dei contratti pubblici ha fornito alcune specificazioni sugli obblighi comunicativi e di classificazione degli affidamenti effettuati dalle amministrazioni a soggetti partecipati in base all’articolo 7 del Dlgs 36/2023 e all’articolo 17 del Dlgs 201/2022.
L’ANAC ha precisato che gli affidamenti in house sono soggetti agli obblighi di comunicazione di varie tipologie di informazioni sulle procedure e sull’esecuzione previsti dall’articolo23, comma 5 del Codice dei contratti pubblici, peraltro per espressa previsione contenuta nella stessa disposizione. La risposta è affermativa, le amministrazioni devono acquisire il codice identificativo gara per gli affidamenti in house al fine di trasparenza. Per completezza si ricorda che il D.L. 13 del 2023 (c.d. “Decreto PNRR 3”), in vigore dal 25 febbraio scorso, ha previsto all’art. 5 co. 5 che il CIG ordinario sia obbligatorio per gli appalti PNRR-PNC di importo superiore a5.000 euro.