La pubblica amministrazione italiana ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi trent’anni, a partire dalla L. 7 agosto 1990, n. 241 sul procedimento amministrativo e dalle riforme negli anni ’90.
La giustizia amministrativa, invece, non ha subito cambiamenti strutturali significativi, mantenendo un’impostazione risalente alla legge del 1889. Solo verso la metà degli anni ’90 si sono manifestati i primi segnali di cambiamento nel ruolo del giudice amministrativo, anche grazie all’influenza dei giudici europei.
Tuttavia, una revisione completa delle regole processuali non era all’ordine del giorno e si preferiva un’evoluzione giurisprudenziale. Solo dalla fine degli anni ’90, con alcuni interventi normativi e il superamento della giurisprudenza sulla non risarcibilità del danno da lesione di interesse legittimo, si è innescato un vero cambiamento.
Questo ha portato a un nuovo equilibrio tra la giurisdizione ordinaria e amministrativa e alla riconfigurazione del processo amministrativo, recepita nel Codice del processo amministrativo del 2010.