La materia dei contratti pubblici, pur con tutte le difficoltà che si incontrano nella misurazione di fenomeni del genere, è storicamente considerata un’area ad alto rischio per la corruzione ed è così for‑
malmente qualificata dal Piano nazionale anticorruzione.
In questo ambito, la trasparenza svolge usualmente due ruoli. Da un lato, essa può rappresentare uno strumento di prevenzione e di emersione dei fenomeni di corruzione, secondo il motto per cui la «luce del sole è un ottimo disinfettante». Dall’altro, la trasparenza è stata sempre una componente, per così dire, naturale, della disciplina dei contratti pubblici e delle sue procedure di affidamento, una delle cui mi‑
sure distintive sta proprio nel grado di pubblicità che viene garantito.
Se quindi, lo si ripete, poteva essere naturale che nell’anno di approvazione di un nuovo codice dei contratti pubblici, questo fosse il tema di elezione per una Giornata della Trasparenza, sta di fatto che
il legame tra tali due corpi normativi ha caratteri molto particolari e non del tutto lineari.