Con il via libera dal Consiglio dei Ministri al Disegno di Legge in materia di valutazione della performance e sviluppo di carriera si introducono importanti innovazioni destinate a rendere più moderni ed efficienti gli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni, prevedendo prospettive di carriera capaci di valorizzare il merito.
Le novità hanno anche l’obiettivo di inserire personale, con incarichi dirigenziali, sempre più qualificato e motivato. L’accesso al settore della PA sarà più appetibile da parte dei giovani così come dell’attuale personale che verrà incentivato a raggiungere nuovi traguardi e a sviluppare continuativamente le proprie competenze, con benefici concreti sia per la loro crescita professionale sia per l’intera Amministrazione. Questo potrà permettere di costruire ambienti lavorativi più dinamici, stimolanti, orientati al risultato e in cui ognuno potrà esprimere al massimo il proprio potenziale.
Il nuovo sistema, se da una parte intende perfezionare l’efficacia della valutazione esistente, dall’altra affianca la valutazione dei comportamenti organizzativi e cioè di quelle capacità, tra cui la leadership, che devono completare il profilo professionale dei dirigenti.
Ti invito a leggere l’articolo per gli specifici dettagli di cui all’intervista del Ministro Zangrillo https://www.funzionepubblica.gov.it/it/ministro/comunicazione/notizie/valutazione-della-performance-e-sviluppo-di-carriera-ok-dal-consiglio-dei-ministri-al-disegno-di-legge/
Il tema che qui si apre è il costante richiamo a valutazioni selettive c.d. soft skill legate a comportamenti organizzativi, prove individuali di carattere esperienziale-attitudinale-motivazionale, alla capacità di leadership. L’obiettivo è creare una classe dirigenziale che lavori con entusiasmo, con spirito innovatore e con una continua formazione professionale. Al tempo stesso personale che sappia motivare e far crescere il proprio gruppo di lavoro alzando il livello delle prestazioni per realizzare servizi e processi di alta qualità.
In particolare, il Disegno di Legge parla di:
- Capacità di leadership
- Flessibilità organizzativa
- Capacità di cooperazione e gestione di team ad alte performance
In questa prima analisi fornisco una breve sintesi dei significati dei termini utilizzati per poi, nei successivi articoli, andare ad approfondire i singoli argomenti fornendo utili strumenti per chi avesse interesse a valutare la propria attività e quella del proprio personale o gruppo di lavoro.
Capacità di Leadership
La leadership è definita come la capacità di guidare e motivare il proprio team verso il raggiungimento degli obiettivi organizzativi. Nel contesto della pubblica amministrazione, questa competenza si traduce in:
- Visione strategica: capacità di definire obiettivi a lungo termine allineati con le priorità istituzionali sempre più alti e sfidanti
- Gestione del cambiamento: abilità nel promuovere innovazione e creatività e adattarsi a contesti mutevoli, prendere decisioni e assumersene la responsabilità.
- Empowerment: valorizzazione delle competenze dei collaboratori diventando veri e propri mentori poiché il “leader crea leader”.
Flessibilità Organizzativa
La flessibilità organizzativa riguarda la capacità di adattarsi rapidamente a nuove sfide e contesti operativi. Nel sistema pubblico, ciò implica:
- Superamento degli schemi consolidati: capacità di ideare e proporre soluzioni innovative per migliorare l’efficienza combinando qualità e tempestività delle loro azioni.
- Orientamento al risultato: focalizzazione sugli obiettivi, anche in presenza di vincoli burocratici o risorse limitate cercando di “ottenere di più con meno”.
- Gestione delle crisi: capacità di andare in profondità e di prendere decisioni tempestive in situazioni complesse assumendosi rischi “calcolati” .
Capacità di Cooperazione e Gestione di Team ad Alte Performance
La cooperazione è una qualità essenziale per creare un ambiente lavorativo armonioso e produttivo. Per i dirigenti pubblici, ciò significa:
- Costruzione di team ad alte performance: selezionare e gestire efficacemente i collaboratori per massimizzare il loro contributo richiedendo sempre più alti livelli di performance.
- Collaborazione interna ed esterna: promozione del lavoro di squadra sia all’interno dell’organizzazione sia con stakeholder esterni e gli utenti. Ascoltare con attenzione, parlando con sincerità, trattando con rispetto e facendo autocritica al fine di un reale dialogo e condivisione delle decisioni.
- Valorizzazione dei talenti: riconoscimento delle potenzialità individuali e creazione di opportunità di sviluppo.
Il ruolo di dirigente deve richiede un mix di competenze tecniche e soft skills, abilità tra cui: capacità di ascolto, capacità analitiche, abilità comunicative, controllo delle emozioni e dello stress, diplomazia e rispetto, capacità di risolvere i problemi prendendo decisioni ed anche una certa dote di capacità persuasiva. Abilità che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire.
A cura di Giunio Faustini